giovedì 24 settembre 2020

Via del Campo. Una strada, un cantautore. De André, la voce di Genova



Tutti i turisti che visitano la Superba la cercano, li vedi con la cartina in mano (od oggi con il cellulare collegato alla pagina di Google Maps) girare per i caruggi. 
Da che parte è Via del Campo?

La strada, la cui fama ha superato i confini di Genova grazie alla musica e alla voce di Fabrizio De André, si trova nel cuore del centro storico. 

Una strada, un cantautore, la voce più alta ed amata di una intera città. 
E da qualche tempo, in questa via, è nato un negozio che celebra la grandezza di Fabrizio e dei cantautori della scuola genovese. 
Qui, in Via del Campo. 
  




«Genova è per me come una madre. È dove ho imparato a vivere. Mi ha partorito e allevato fino al compimento del trentacinquesimo anno di età: e non è poco, anzi, forse è quasi tutto. Oggi a me pare che Genova abbia la faccia di tutti i poveri diavoli che ho conosciuto nei suoi caruggi, gli esclusi che avrei poi ritrovato in Sardegna, "graziose" di Via del Campo. I fiori che sbocciano dal letame, i senzadio per i quali chissà che Dio non abbia un piccolo ghetto ben protetto, nel suo paradiso, sempre pronto ad accoglierli.»

Fabrizio De André    



Via del Campo 29 rosso,
sulle note di Fabrizio De André




Via del Campo c'è una graziosa
gli occhi grandi color di foglia
tutta notte sta sulla soglia
vende a tutti la stessa rosa.

Via del Campo c'è una bambina
con le labbra color rugiada
gli occhi grigi come la strada
nascono fiori dove cammina.

Via del Campo c'è una puttana
gli occhi grandi color di foglia
se di amarla ti vien la voglia
basta prenderla per mano

e ti sembra di andar lontano
lei ti guarda con un sorriso
non credevi che il paradiso
fosse solo lì al primo piano.

Via del Campo ci va un illuso
a pregarla di maritare
a vederla salir le scale
fino a quando il balcone ha chiuso.

Ama e ridi se amor risponde
piangi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior. 

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Il giovane De André forse qui era in cerca di illusioni, ma forse ancor più di emozioni 
«Passavo spesso da Via del Campo, la strada dei travestiti. Una volta salii in camera con un certo Giuseppe, che si faceva chiamare Joséphine e mi apparve come una bellissima ragazza bionda...» (De André).

Da questa esperienza spiazzante e ambigua nasce il lirismo di Via del Campo, la strada dell'angiporto genovese che ancora oggi custodisce quel balcone amato da Fabrizio, nonché il negozio di dischi di Gianni Tassio, che tra i cimeli espone in vetrina anche la prima chitarra dell'artista, conquistata a caro prezzo dai suoi vecchi amici a un'asta di beneficenza. 

Graziosa, bambina e puttana sono i tre appellativi che Fabrizio assegna alla protagonista della sua canzone, all'abitante di Via del Campo che "vende a tutti la stessa rosa". Può sembrare uno squallido proscenio, per una vita miserabile, ma De André sa vedere il lato nascosto, rovescio delle cose, per cui la bambina ha "gli occhi grigi come la strada", ma "nascono fiori dove cammina". E allora ci si può illudere "non credevi che il paradiso / fosse solo lì al primo piano".

La conclusione è un appello a credere nell'energia dell'amore e a non fermarsi alle apparenze "Ama e ridi se amor risponde / piangi forte se non ti sente / dai diamanti non nasce niente / dal letame nascono i fior". 



a cura di Rames Gaiba
© Riproduzione riservata

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