giovedì 13 aprile 2023

14 aprile 1930 - MORTE DI VLADIMIR MAJAKOVSKIJ

 


Un'enorme pezzo di storia della Russia si trova in questo fazzoletto di terra del cimitero di Novodevičij, inaugurato nel 1898, (dista da Mosca circa 8 km) accluso al monastero omonimo (patrimonio dell'umanità), un cimitero che entro le sue mura ospita la mirabile chiesa della Trasfigurazione e l'abbagliante cattedrale di Smolensk, le chiese dell'Assunzione, di Sant'Ambrogio, e dell'Intercessione a due passi dal fiume.


Ingresso al cimitero di  Novodevičij


Qui riposano anche Michail Bulgakov, Anton Cechov, con un monumento che sembra un siluro e una lapide su cui è inciso un gabbiano, omaggio a un suo capolavoro, e giusto di fronte a Cechov un suo regista, il celeberrimo Stanislavskij, creatore dell'omonimo metodo, Nikolaj Gogol e Pasternak, una semplice lapide bianca con inciso il profilo dell'autore del Dottor Zivago.




Vladimir Vladimirovič Majakovskij è qui dal 1930 (Bagdati, Georgia, 7 luglio 1893 - Mosca, Russia, 14 aprile 1930), il suo volto incupito spicca sul monumento di marmo amaranto, racconta di un uomo suicida¹ perché “la barca dell’amore s’è infranta sugli scogli della vita”, suicida. Così moriva uno dei più grandi poeti rivoluzionari, poeta proletario simbolo della Rivoluzione russa, poeta metallico e vulnerabile². Va detto che su il Suicidio di Majakovskij, molto si è scritto. Vari sono i motivi  e fortissimi i dubbi circa il suicidio di Majakovskij: le riflessioni di Cesare De Michelis nel suo articolo, sul quotidiano “la Repubblica” del 13 aprile 2000 riportano anche quelle ricostruzioni “verosimili“ (elaborate tra il 1989 e il 1994) del giornalista-scrittore Valentin Skorjatin che scrisse nel suo libro: “Il mistero della fine di Majakovskij”.³


Quattro volte invecchierò,
quattro volte sarò ancora giovane,
prima di scendere nella tomba.
Dovunque io muoia, morirò cantando.
Dovunque io cada,  sarò degno di giacere, lo so,
con chi è caduto sotto la rossa bandiera.


[Carmelo Bene - Vladimir Majakovskij -
Di questo.
Da «Bene! Quattro diversi modi di morire in versi», 1974]





__________
₁ Con un colpo di pistola al cuore a soli 37 anni. Come dichiarato nella poesia “Il flauto di vertebre”, poema scritto nel 1915, egli mise “il punto di un proiettile alla [sua] sorte”
₂ Curzia Ferrari - Majakovskij: la storia, il romanzo - Ed. Sugarco, 1982, p. 252
₃ Giorgio Linguaglossa - Indagine intorno al Suicidio di Vladimir Majakovskij. Articolo pubblicato il 18 Aprile 2014 su  L'Ombra delle Parole Rivista. 



14 Aprile 2023
a cura di Rames Gaiba
© Riproduzione riservata

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