mercoledì 14 febbraio 2024

LE MEDUSE di notte circonfusa, di spavento ripiena...

Volgiti indietro, e tien lo viso chiuso: che se il Gorgon si mostra, e tu il vedessi, nulla sarebbe del tornar mai suso

Dante, Inferno, IX


“Di notte circonfusa,
Di spavento ripiena,
Gorgo vota d’amor, muta sirena,
O Medusa, o Medusa!”

Medusa, Arturo Graf

La Medusa fa parte delle tre Gorgoni (Medusa, Steno ed Euriale) e rappresentano le forze primordiali oscure. Creature alate, esse hanno un aspetto terrificante con la loro capigliatura viperina. Inoltre esse trasformano chiunque le guardi in statua di pietra.
La Medusa è la più nota di esse. Ella diventa famosa come madre del cavallo alato Pegaso (gli antichi gli dedicarono l'omonima costellazione) ma anche perché essendo mortale, a differenza delle altre due sorelle, le viene tagliata la testa dal famoso eroe Perseo. La sua testa, benché separata dal corpo, conserva il suo potere e continua a pietrificare tutti quelli che la guardano.

“In certi momenti mi sembrava che il mondo stesse diventando tutto di pietra: una lenta pietrificazione… che non risparmiava nessuna aspetto della vita. Era come se nessun potesse sfuggire allo sguardo inesorabile della Medusa.”

Italo Calvino


Medusa (circa 500-480 a.C. )
specchiera in bronzo (retro), cultura greca, Italia meridionale.
Malibù, Los Angeles - Museo Getty (Getty Villa)


Testa di medusa
Filippo Negroli (Milano, 1510-1579)
particolare di armatura.

Filippo Negroli è stato un armiere di Milano. Era conosciuto per la sua abilità abile e può essere considerato l'armiere più famoso di tutti i tempi.


 Medusa (1540 circa)
Francesco Salviati (Firenze, 1510 - Roma, 1563)
matita rossa su carta vergata bianco sporco


Scudo con testa di Medusa (1597)
Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571-1610)
scudo, Ø cm. 60 x 55
Galleria degli Uffizi, Firenze

La medusa era un simbolo molto importante della famiglia Medici: usualmente, la medusa significato di conoscenza o prudenza, o meglio, la prudenza che scaturisce dalla precedente conoscenza.

Il mito di Medusa, fu oggetto di grande interesse, sia da parte di Caravaggio, ma anche di altri artisti: a Firenze vi è anche la celebre scultura di bronzo di Perseo con la testa di Medusa, realizzata da Benvenuto Cellini e, visibile tutt’oggi in Piazza della Signoria.

La prima cosa che salta immediatamente all’occhio, se guardi per la prima volta la medusa Caravaggio, è senza dubbio il particolare supporto del quadro: nonostante questo fosse in origine di forma convessa, grazie ad un artificio, è riuscito ad “annullare” tale effetto; in poche parole, se guardi l’opera, noterai che l’ombra è proiettata su un supporto concavo, dandoti l’illusione che la testa di Medusa stia “fluttuando” nella scena.

Caravaggio scelse di ritrarre l’esatto istante in cui venne decapitata, ed a causa del forte terrore e dolore, sta urlando, mostrando un’espressione che rappresenta perfettamente la sua situazione.

Testa di Medusa (1696)
Andreas Schlüter (Amburgo o Danzica, 1659 - San Pietroburgo, 1714)



Si trova sulla facciata nord della Zeughaus o Arsenal, costruito 1695-1730 in stile barocco sotto Federico III e progettato dagli architetti Martin Grunberg, Andreas Schlüter e Jean de Bodt, Unter den Linden. L'edificio è stato trasformato in un museo militare nel 1875 e oggi ospita il Deutsches Historisches Museum (Museo Storico Tedesco) a Berlino, Germania.


Testa di Medusa (1799-1800)
Antonio Canova (Possagno, Treviso, 1757 - Venezia, 1822)
rame sbalzato e bronzo, cm 31 × 40.5 × 29.8
Bassano del Grappa, Vicenza - Museo Civico



La Gorgone è ritratta con la bocca spalancata, con un'espressione di stupore. Forse nel momento stesso in cui si rende conto del passaggio della lama di Perseo che le ha reciso la testa.

La testa si compone di due calotte semisferiche di metallo, di spessore irregolare dell’ordine del millimetro, ed è modellata a sbalzo: la parte anteriore con i tratti del viso, la parte posteriore con i capelli sbalzati lisci e pettinati all’indietro. Le ali e le orecchie sono anch’esse ottenute a sbalzo. I serpenti che cingono il viso sono realizzati in bronzo per fusione a cera persa. Nella parte alta della fronte e in corrispondenza della nuca, attraverso asole praticate nel metallo con uno scalpello, agendo dall’esterno, come documentano le bave presenti all’interno, sono stati infilati numerosi capelli, formati da sottili strisce di rame. Al centro della parte occipitale è presente un perno saldato alla lamina di rame, verso il quale convergono tutti i capelli provenienti dalla parte frontale. Al perno doveva essere fissato uno chignon, ora perduto, che nascondeva le saldature dei capelli fatte in questo punto e i capelli di rame deformati, che risultano adesso invece visibili.


Testa di Medusa (cammèo 1840-1850, montatura 1860 circa)
cammeo di di Benedetto Pistrucci (italiano, 1783-1855, attivo in Inghilterra);
montatura di Carlo Giuliano (italiano, attivo in Inghilterra, ca. 1831-1895)
diaspro rosso montato in oro con smalto bianco, cammeo diametro cm 5.3
con la montatura diametro cm 6.8


Testa di Medusa (1875)
Anthony Frederick Augustus Sandys (Inghilterra, 1829-1904)


Scudo con la testa di Medusa (1887)
Arnold Böcklin (Basilea, Svizzera, 1827 - Fiesole, Italia, 1901)


Testa di Medusa (1892)
Franz von Stuck (Tettenweis, Germania, 1863 - Monaco di Baviera, Germania, 1928)
pastello su carta, cm 26.5 x 32.5


Medusa (1893)
Jean Delville (Belgio, 1867–1953)
Matite colorate e pastelli a cera, con penna e inchiostro blu, pennello e vernice dorata e tempera blu, su grafite, su carta intessuta gialla,
adagiata su cartoncino bianco (una montatura moderna), cm 23.8 x 44.5
Chicago, Stati Uniti - Art Institute of Chicago


La grafica del telaio, non del tutto tradizionale, non del tutto art noveau; i tre cerchi speculari riecheggiano lo sguardo raggelante degli occhi di Medusa, la curva della cornice che fa eco al serpente intrecciato corpi dei suoi "capelli". Stuck non ha incluso nessuna delle teste del serpente nella sua raffigurazione in modo da mantenere la concentrazione dello spettatore sugli occhi e sul viso.


 Medusa [Laura Dreyfus Barney], (1892)
Alice Pike Barney (Stati Uniti, 1857-1931)
pastello su tela, cm 92 x 72.8
Smithsonian American Art Museum - Washington, Stati Uniti


Medusa (1898-1899)
spilla in oro e smalti, cm h. 21 L. 14,3
René Lalique (orafo francese, 1860-1945)
Museu Calouste Gulbenkian - Lisbona (Portogallo)



Il pettorale è costituito da nove serpenti intrecciati per formare un nodo da cui i corpi degli altri otto cadono a cascata, il nono è al centro nella parte superiore del gioiello. I rettili, in posizione di attacco, hanno la bocca aperta.


 Testa di Medusa (1914) Parco della Villa Borghese, Roma.
(dettaglio del monumento dedicato ad Umberto I).

Esattamente le teste di Medusa sono due, speculari e fatte in porfido viola della Val Camonica, si trovano una di fronte all'altra agli angoli del basamento del monumento. Perché delle meduse si trovano ad ornare il monumento di un re non si capisce, ma sono così possenti nell'espressione e così avulse dal contesto che non possono meravigliare.

Il monumento fu progettato ed iniziato da Davide Calandra nel 1914 e completato da Edoardo Rubino. In seguito fu inaugurato nel 1926. Il basamento con le meduse, che sorregge la statua equestre bronzea del re, è in porfido, così come altre figure intorno: l’Italia con il capo velato che piange la morte del re e i leoni. Due bassorilievi raffigurano il Valore e la Pietà regale.


Medusa (1900-1901)
Giorgio Kienerk (Firenze, 1869 - Fauglia, Pisa, 1948)
terraccotta smaltata, cm 42 x 36



Giorgio Kienerk è stato un Pittore, Scultore, Incisore, Illustratore.

Nel 2009 il Comune di Fauglia (Pisa) ha dedicato a Giorgio Kienerk un museo che testimonia l'ampia attività dell'artista, collocato nelle carceri poste sul retro del Palazzo Municipale.

La raccolta consta di sculture a tutto tondo e a bassorilievo, di pitture ad olio e a pastelli, di importanti disegni, delle estrose macchie senza contorni disegnati ideate dall'artista all'inizio del Novecento e di una serie di taccuini; complessivamente oltre centotrenta pezzi. Le opere coprono tutto il percorso artistico del fiorentino, dalla produzione giovanile agli ultimi dipinti eseguiti a Fauglia.


Medusa (1920)
Giorgio Ceragioli (Porto Santo Stefano, Grosseto, 1861 - Torino, 1947)
bronzo


L'occhio del tempo (1953)
Salvador Dalí (1904-1989)
spilla a forma di medusa
Teatro-Museo Dalí - Figueres (in castigliano Figueras) in Spagna.

Dalí fu un incredibile inventore di gioielli. Egli ne ha disegnati ben 39, con tutti i dettagli sulla carta e scegliendo personalmente tutti i metalli e le pietre preziose, e fatti realizzare 37 dal gioielliere Carlos Bernardo Alemany(di nazionalità argentina), che diede corpo all'immaginario surreale di Salvador Dalì.
Nel 1999, il Fondo Gala-Salvador Dalí ha riacquistato da un mercante giapponese riscattato la collezione di gioielli, creato dal genio spagnolo, per 5,5 milioni di euro.
Attualmente, nella sala espositiva appositamente creata nella torre di Galata del Teatro-Museo Dalì a Figueres, si può vedere tutti i 39 pezzi di gioielleria nati dalle fantasie surreali del grande Salvador Dalì. Due di questi gioielli sono stati creati secondo i suoi disegni, dopo la sua morte.

Medusa sommersa (1968)
Evgenij Gustavovič Berman (San Pietroburgo, Russia, 1899 - Roma, Italia, 1972),
scenografo, illustratore, pittore russo.
olio su tela, cm 100.33 x 71.12


Parafrasi del mito di Medusa (1987)
Tullio Tulliach (Pola, Istria, 1931- )
olio su tela, cm 80 x 100

 

Medusa (2014)
Agostino Arrivabene (Rivolta d'Adda, 1967- )
olio,foglia d'oro, su lino trasportato su legno, cm 44 x 40.5

 
Medusa con teschio (2015)
Carolein Smit (Paesi Bassi, 1960- )
ceramica, cm 22 x 45 x 38



Fatum [Destino], 2018
Ilya Kreydun (Russia, 1982- )
specchio infinito, pitture in vetro colorato, vetro, LED, cm 100 х 110


 Medusa II (2022)
Irina Shark (1982 - ), a Lipsia, in Germania, da genitori russi.
bronzo con una leggera patina di grigio, cm 30 x 22 x 17
piedistallo in bronzo, cm 10 x 10 x 10
L'opera è stata riprodotta in 8 copie.




a cura di Rames Gaiba
© Riproduzione riservata

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