LA STORIA DELLA MOKA BIALETTI
Alfonso Bialetti (Omegna, 1888 - Zagarolo, 1970)
imprenditore, ideatore della caffettiera moka.
Alfonso Bialetti (Omegna, 1888 - Zagarolo, 1970)
imprenditore, ideatore della caffettiera moka.
Nel 1919 Alfonso Bialetti apre a Crusinallo (frazione del comune di Omegna, Verbania, Piemonte) un'officina per la produzione di semilavorati in alluminio - Alfonso Bialetti & C. Fonderia in Conchiglia.
Si dice che l'dea gli venne guardando la moglie mentre faceva il bucato e pensa che lo stesso sistema potrebbe essere usato per il caffè. Al tempo per lavare i panni si usava la “lisciveuse”, ovvero un pentolone dotato di un tubo cavo con la parte superiore forata dove si mettevano assieme acqua, le cose da lavare e la lisciva (il detersivo di allora). Quando l'acqua bolliva saliva lungo il tubo per poi ridiscendere sul bucato sfruttando bene la lisciva e imbibendolo in modo uniforme. [1] Da questa intuizione nasce la storia della Bialetti, un marchio che ha trasformato le abitudini degli italiani, con il rito di preparare il caffè in casa [2] facendolo diventare un gesto semplice e naturale.
[1] Alessandro Marzo Magno - © articolo su Il Sole 24 Ore Web del 29 ottobre 2018
[2] Fino a quel momento si utilizzava la caffettiera napoletana, da ribaltare durante l'ebollizione.
Fino al secondo dopoguerra, tuttavia, l'invenzione di Alfonso Bialetti rimase un prodotto fabbricato semi-artigianalmente in pochi pezzi commercializzato solo in ambito locale. Negli anni '50, con il nuovo stabilimento di Crusinallo, si è in grado di produrre 18 mila caffettiere al giorno. Fu grazie allo spirito imprenditoriale di Renato Bialetti, il figlio di Alfonso, che, dal 1946 in poi, la Moka divenne un prodotto di massa, arrivando a vendere più di un milione di caffettiere in un solo anno.
Qualche anno più tardi scende in campo l' "Omino con i baffi", a cui si deve la notorietà del marchio Bialetti, personaggio nato nel 1953 dalla matita di Paul Campanini, protagonista di una serie di vignette che si concludono con lo slogan “eh sì sì sì… sembra facile (fare un buon caffè)!”. Una figura maschile col dito alzato, come quando si chiede l'attenzione del barista per ordinare un espresso. Tradizione vuole che i caratteri fisici dell'Omino, il nasone ovale, i baffi neri, il collo e le lunghe braccia, siano stati ispirati a Paul Campanini proprio dalla figura di Renato Bialetti, da sempre fiero portatore di scenografici baffi, simbolo in carne ed ossa dell'intenditore di caffè.
La notorietà del marchio Bialetti viene ulteriormente consolidata grazie ai rilevanti investimenti pubblicitari su Carosello, noto programma televisivo italiano sull'unico canale RAI. Nei primi spot, del gennaio 1958, l'Omino con i baffi in veste di presentatore si rivolgeva ai telespettatori proponendo dei piccoli Telequiz per indovinare le azioni che un suo simile personaggio stava compiendo. Animato dalla voce di Raffaele Pisu, la bocca dell'Omino coi baffi assumeva di volta in volta la forma delle lettere che componevano le parole che pronunciava. [3] L' Omino è ancora oggi fedelmente riportato su ogni caffettiera che sui prodotti del brand Bialetti.
[3] Giusi Galimberti - © articolo su Famiglia Cristiana Web del 13 febbraio 2016
Per chi come Renato Bialetti [4] passerà alla storia come il “re della caffettiera” - per averla resa celebre in Italia e nel mondo - non può certo stupire che ai funerali le sue ceneri siano state poste all'interno della celebre moka, quella più grande da 24 tazze in questo caso. Poi la caffettiera è stata tumulata nella tomba di famiglia al cimitero di Omegna.
[4] Renato Bialetti è morto all'età di 93 anni nel febbraio del 2016.
[3] Giusi Galimberti - © articolo su Famiglia Cristiana Web del 13 febbraio 2016
Per chi come Renato Bialetti [4] passerà alla storia come il “re della caffettiera” - per averla resa celebre in Italia e nel mondo - non può certo stupire che ai funerali le sue ceneri siano state poste all'interno della celebre moka, quella più grande da 24 tazze in questo caso. Poi la caffettiera è stata tumulata nella tomba di famiglia al cimitero di Omegna.
[4] Renato Bialetti è morto all'età di 93 anni nel febbraio del 2016.
Ricevi un amico: gli offri un caffè. Francesco De Gregori si lamentava “non ho nemmeno un amico per bere un caffè”. [5] Lo scrittore Erri De Luca scrive “A riempire una stanza basta una caffettiera sul fuoco”, che narra di vite, speranze, rinascite e umanità. [6]
Solo una piccola caffettiera (2012)
Marian Dioguardi, artista italo-americana
[5] Nella canzone “Povero me”, che è inclusa nell'album “Canzoni d'Amore” del 1992.
[6] Nel libro “Tre cavalli”
a cura di Rames Gaiba
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